about

Marco Delogu

photographer, filmmaker, publisher and editor, is the founder of the publishing house punctum, the fotografia – international festival of rome , and the photo solstice on the asinara island in sardinia.

his reseach focuses on portraits of group of people with common experiences and languages (cardinals retired, jockeys of tha palio di siena, inmates, classical music contemporary composers, farmers, sardinian shepards, writers); in recent years his projects have been more focused on the nature.

he has published more than twenty books, and exhibited in italy and abroad in many galleries and museums, including: centre georges pompidou, paris;  french academy,  villa medici, rome;  macro, rome;  warburg institute, london;  henry moore foundation, leeds;  musée de l'elysee, lausanne;  photomuseum, moscow;

he is now the director of the italian cultural institute of london

Marco Delogu è un fotografo italiano che vive e lavora a Londra, con sua moglie Lorenza Offeddu e suo figlio Sebastiano, dove dirige l'Istituto Italiano di Cultura.

È nato a Roma, nel 1960, da genitori sardi: Severino Delogu, medico esperto di programmazione e politica sanitaria, e Luisa Selis, studiosa delle tradizioni popolari sarde, e a cui è dedicata la Luisa Selis fellowship della School of Advanced Study della University of London.

Negli anni settanta partecipa alle lotte studentesche confluite nel movimento del '77 e si iscrive alla facoltà di lettere dell'università “La Sapienza” di Roma dove studia Storia Moderna e Contemporanea con Paolo Spriano, Rosario Villari e Alberto Aquarone.

Nel 1981 realizza i suoi primi lavori fotografici sull' “eredità” degli ospedali psichiatrici in Italia dopo la legge Basaglia e in America sul rapporto tra le università ed i portatori di handicap, specie per l'afflusso elevato di reduci dalla guerra in Vietnam.

Nel gennaio 1984 fonda il teatro Argot (piccolo teatro off dove si sono formati molti dei giovani talenti della nuova scena italiana come Fabrizio Bentivoglio, Sergio Rubini, Margherita Buy, Luca Zingaretti, Alessandro Gassmann, Gianmarco Tognazzi, Kim Rossi Stuart e tantissimi altri) e apre il suo studio fotografico dedicandosi al ritratto, alla fotografia di teatro e alla fotografia di moda, quest'ultima abbandonata all'inizio degli anni novanta dopo numerose collaborazioni con Vogue Italia, Harper's Bazaar, W, ed altre riviste internazionali del settore.

Nei primi anni '90, con Rocco Carbone e Emanuele Trevi, organizza, sempre al teatro Argot, un ciclo di lectures che vedrà coinvolti i nomi migliori del panorama letterario italiano come Erri De Luca, Sandro Veronesi, Edoardo Albinati, Elisabetta Rasy, Maurizio Maggiani, Valerio Magrelli, e moltissimi altri; scrittori con i quali collaborerà intensamente in vari progetti editoriali.

Negli anni '90 realizzerà oltre duecento campagne pubblicitarie nazionali e internazionali e ciò gli consentirà di portare avanti autonomamente la sua ricerca e successivamente di fondare nel 2003 la casa editrice Punctum, specializzata in fotografia, e la libreria Oneroom.

La sua ricerca si concentra su ritratti di gruppi di persone con esperienze o linguaggi in comune: cardinali in pensione, carcerati, compositori di musica classica contemporanea, i contadini che bonificarono l'Agro Pontino, i fantini del Palio di Siena, una famiglia rom, pastori sardi emigrati in Maremma, ex-condannati a morte in USA, ecc...; negli ultimi anni i suoi progetti si sono maggiormente concentrati sulla natura, nelle differenti declinazioni di un'attenzione che si sposta dall'uomo a ciò che lo circonda.

Nel 2002 ha ideato FotoGrafia. Festival internazionale di Roma, di cui è il direttore artistico; festival giunto alla XIII edizione, che ha visto la partecipazione dei più importanti nomi della fotografia contemporanea, e nel 2009 il Phc Capalbio Fotografia.

Dal 2003 all'interno del Festival idea e cura anche la Commissione Roma, grande progetto fotografico che si rivolge a a grandi fotografi internazionali - in passato a Josef Koudelka (2003), Olivo Barbieri (2004), Anders Petersen (2005), Martin Parr, (2006), Graciela Iturbide (2007), Gabriele Basilico (2008), Guy Tillim (2009), Tod Papageorge (2010), Alec Soth (2011), Paolo Ventura (2012), Tim Davis (2013), Marco Delogu (2014), Paolo Pellegrin (2015), Hans Christian Schink (2015), Roger Ballen (2016), Simon Roberts (2016), Leonie Hampton (2017) – e chiede loro di ritrarre la città di Roma in totale libertà interpretativa, con il risultato di aver reso Roma l'unica città al mondo ad aver affidato per quindici anni consecutivi il suo "ritratto" al gotha della fotografia internazionale.

Nell'ottobre 2008 l'Accademia di Francia Villa Medici di Roma gli dedica una grande mostra retrospettiva dal titolo «Noir et Blanc».

Nel settembre 2014 ha ultimato il suo primo film corto “Ci sarà ancora il mare”, e il suo libro, “Luce Attesa” uscito per Koenig e Punctum Press.

Nel Luglio 2015 si trasferisce a Londra per dirigere l'Istituto Italiano di Cultura di Londra.

Nel 2017 nell’isola dell’Asinara realizza un ritratto “lunare” del dolore e della bellezza del luogo. Il lavoro verrà esibito a Cagliari (Fondazione di Sardegna), e attualmente è in mostra a Pistoia (Museo civico di Arte Contemporanea Palazzo Fabroni), Londra (Warburg Institute) e Sassari (Fondazione di Sardegna) insieme a un libro, con un testo di Edoardo Albinati, edito da Punctum press.

attività curatoriale

Come curatore ha lavorato con importanti nomi del mondo della fotografia come Josef Koudelka (Mercati di Traiano, Roma 2003), Sally Mann (Galleria Karsten Greve, Parigi 2004), Olivo Barbieri (Mercati di Traiano, Roma 2004), Don McCullin (Mercati di Traiano, Roma 2004), Anders Petersen (Musei Capitolini, Roma 2005, MACRO 2012), Martin Parr (Musei Capitolini, Roma 2006), Graciela Iturbide (Tempio di Adriano, Roma 2007), Gabriele Basilico (Palazzo delle Esposizioni, Roma 2008), Guy Tillim (Palazzo delle Esposizioni, Roma 2009), Lee Miller (Scuderie del Quirinale, Roma 2009), Tod Papageorge, Alec Soth, Paolo Ventura (2012), Tim Davis (2013), Paolo Pellegrin (2015), Hans Christian Schink (2015), Roger Ballen (2016), Simon Roberts (2016), Leonie Hampton (2017).

Nel 2017 al museo MACRO di Roma ha curato la retrospettiva di Guy Tillim dal titolo “O Futuro Certo”..

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